Nazionale

Sport Civico a Prato per ripensare il quartiere delle Fontanelle

Sport, giochi tradizionali e cura degli spazi verdi: Uisp Prato è pronta a portare la transizione sportiva in periferia. Parla A. Nerini

 

Il quartiere delle Fontanelle è un'importante area abitativa nella periferia di Prato, da anni in costante crescita demografica e urbanistica, anche grazie alla sua posizione strategica, non lontano da Firenze. Ciononostante, le difficoltà del post-pandemia e la mancanza di alcuni servizi, uniti al progressivo innalzamento dell’età media degli abitanti, rischiano di trasformare lentamente il quartiere in un’area esclusivamente residenziale, dove le relazioni e i fattori di coesione sociale si fanno via via più radi. È qui che entra in gioco il progetto nazionale Uisp Sport Civico che, come nelle altre 6 città d’Italia in cui è attivo, ha l’obiettivo di supportare il quartiere in un processo di rigenerazione urbana, coinvolgendo attivamente diversi segmenti della popolazione. Bambini, ragazzi e adulti, a prescindere dalle condizioni di disagio socio-economico o disabilità, sono al centro dell’attività che il Comitato territoriale Uisp Prato vuole portare avanti per stimolare la cittadinanza attiva e la coesione sociale intergenerazionale. 

Lo sport sarà il motore che attiverà questo percorso che, anche in questo caso, si muoverà su due fronti, quello della riqualificazione di alcune aree del quartiere, coinvolgendo la popolazione residente, e quello della Scuola primaria e secondaria di 1° grado "Ivana Marcocci", frequentata dai giovani del quartiere. “Un gruppo di adulti si è già mobilitato per segnalare al comune alcune necessità urbanistiche, molti sono genitori o nonni dei bambini della scuola - racconta Arianna Nerini, presidente Uisp Prato e coordinatrice locale Sport Civico - stiamo lavorando per unire questi due segmenti di società a partire dalle necessità condivise e dagli spazi di aggregazione, come i giardini pubblici e la pista di pattinaggio”. I giardini saranno, infatti, oggetto di interventi di riqualificazione e abbellimento, con l’installazione di attrezzature sportive diffuse, così come accadrà sulla pista, dove verranno installati dei canestri. “Accanto all’aspetto sportivo, vorremmo che questi luoghi diventassero anche sede di attività didattiche, culturali e sociali, sia durante il pomeriggio che, per quanto riguarda la pista di pattinaggio, nel dopocena, così da diventare un patrimonio collettivo, un vero e proprio bene comune”, prosegue Nerini.

Non solo, prima della pandemia i residenti avevano organizzato un sistema di pedibus per accompagnare bambini e bambine a scuola in maniera sostenibile. La realizzazione di un’area pedonale che collega i due giardini del quartiere, inserita nel progetto, potenzierebbe questo strumento, creando una vasta area verde che abbraccia i principali luoghi di aggregazione della zona: la parrocchia, il circolo Arci, la scuola e la pista di pattinaggio. Grazie all'utilizzo dei voucher di Sport civico, inoltre, si potrebbero organizzare attività motorie e sportive in questi spazi verdi e nella pista di pattinaggio: “I voucher potranno essere anche usati dagli adulti per corsi di ginnastica e nuoto messi a disposizione da alcune società sportive con cui collaboriamo, e anche ragazzi e ragazze potrebbero usarli in questo modo. Ad esempio, abbiamo un’affiliata che pratica il basket nella palestra della scuola che potrebbe diventare un riferimento per molti e molte giovani”, aggiunge Nerini. L'obiettivo è insomma quello di trasformare questi luoghi in veri e propri punti di ritrovo, posti in cui si coltivano le passioni e si rinsaldano le relazioni sociali, anche superando le distanze culturali: “C’è una comunità cinese che pratica il tai chi e il badminton sulla pista di pattinaggio, sarebbe bello coinvolgerli nell’organizzazione di manifestazioni condivise per i giovani”, sottolinea Nerini.

Il progetto Uisp Sport Civico si basa sul coinvolgimento attivo degli abitanti del quartiere, in un processo di co-sviluppo che mette al centro la voce delle diverse parti della comunità. Anche i più piccoli parteciperanno a quest’attività di co-progettazione: “Attraverso attività come il plogging e l’orienteering esploreremo il quartiere con i ragazzi, mentre alcune lezioni in aula saranno dedicate al tema ‘Come vorrei il mio quartiere’, per cercare di capire attraverso i loro occhi e la loro immaginazione, come si può migliorare la zona”, spiega Nerini. Grazie a un tavolo di lavoro condiviso con istituzioni e  realtà locali, come il Circolo Arci le Fontanelle e la Parrocchia di Santa Rita, la Rete Regionale “Scuole che promuovono la salute”, si identificheranno le azioni da intraprendere, nonché le strategie per garantire la continuità delle attività nel tempo: “La popolazione adulta di questo quartiere è molto consapevole dell’importanza di fare rete con movimenti di cittadinanza attiva informali. Abbiamo pensato che questa fosse una buona base, anche per il recupero di alcune iniziative e tradizioni che negli anni si sono perse”, commenta Nerini. E’ il caso per esempio della festa tradizionale di Santa Rita, di cui ora è rimasta la celebrazione religiosa, ma che fino a pochi anni fa coinvolgeva il quartiere in gare e giochi tradizionali, come un piccolo palio. 

Dal passato al futuro, Uisp Prato prevede di cominciare le attività nella scuola con la ripresa delle lezioni, mentre l’estate sarà dedicata all’attività di rete e dialogo con le realtà presenti sul territorio. Appena tutto sarà pronto ci sarà un grande evento di presentazione che permetterà a tutti i residenti di affacciarsi e cominciare a immaginare assieme le Fontanelle del futuro, più attive e unite che mai.

Intanto, sono iniziate le attività a Matera: mercoledì 21 giugno il Comitato Uisp ha organizzato una giornata di sport e per presentare il progetto "Sport Civico" in tutti i suoi dettagli, gettando le basi per un futuro di impegno condiviso con la cittadinanza. GUARDA LE FOTO (Lorenzo Boffa)

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